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Emate, questo sconosciuto

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L’eMate è stato l’antenato dei PowerBook, che Apple ha deciso deliberatamente di non far uscire dal settore educational. Tuttavia, a causa del prezzo – ovviamente – sostenuto la macchina di Apple, sebbene bella e prestante, non è mai riuscita a sbarcare il lunario. La cosa simpatica è che, ad oggi, Apple non ha mai rilasciato i dati di vendita dell’eMate.

Con questo processore venne prodotto solo l’eMate 300, un antesignano dei moderni subnotebook, l’unico modello della Newton dotato di tastiera. Il computer era destinato ad un utilizzo scolastico infatti inizialmente fu venduto esclusivamente attraverso i canali scolastici. Il palmare si caratterizzava per le sue dimensioni generose e il suo peso elevato che lo rendevano più simile a un notebook che a un palmare sebbene, fosse dotato del sistema operativo Newton.

L’eMate come hardware è costituito da un processore da 25 MHz con una cache da 8 kb, bus da 32 bit, ROM da 8 MB, RAM 3 MB (1 MB DRAM 2 MB Flash), porta esterna PCMCIA Tipo I/II/III, uno schermo LCD retroilluminato 480×320 a 16 bit (scala di grigi) montato in orizzontale a differenza del Newton originale, uscita e ingresso audio, 2 porte seriali e la possibilità di applicare un modem, mentre dal punto di vista software, si ha la versione 2.1 del sistema operativo Newton, fisicamente il dispositivo chiuso ha uno spessore di 5,3 cm, larghezza 29 cm e profondità 30,5 cm.[6]

(Fonte Wikipedia)